Tamiya Super Sabre QD 1/14

Oggi si parla di cuddì che sta per QUICK DRIVE.
Se sul drive siamo senz’altro tutti d’accordo, sul quick se ne può discutere. A metà/fine degli anni ’80 la casa delle due stelle ha iniziato a distribuire questa linea di modelli in scala 1/14 che si ispiravano ai modelli leggermente più grandi, in scala 1/10. Inizialmente su due soli tipi di telaio, quello per buggy e quello per monster truck poi verso la fine anche touring. Tutti modelli a due ruote motrici con sterzo proporzionale e gas a tre velocità (in aggiunta il “solito” interruttore LOW/HIGH sul telaio). Martellando e perseverando sulla baia dalle spiagge sempre più lucrose non ho dovuto stranamente vendermi l’ennesimo organo per portarmene a casa una in stato decente. Amatteroflac. La Super Sabre QD, questa:

Partendo da una base già molto buona ed in seguito ad una profonda pulizia e restauro ne è venuto fuori un modellino che potrebbe persino stare in vetrina. A codice è un QD46002 pertanto è il secondo modello prodotto. Non il quarantaseiesimo. Tantomeno il quarantaseimilaeduesimo.
Il box è integro ed in ottime condizioni, come piace ai collezionisti visto che dovrà reggere il peso di numerosi altri box impilati su se stessi.

Le cose che più si guardano in questi casi sono: lo stato degli adesivi (se hanno gli angoli arricciati), lo stato delle gomme (se sono consumate, secche e/o screpolate) e lo stato del telaio (se presenta eccessivi solchi da sfregamento). Per la mia direi 9/10 overall.
Come si diceva il telaio per i buggy rimane sempre lo stesso ed allora ecco che cambiando la sola carrozzeria (in abs rigido) prende forma una Manta Ray QD.

Cambiando ancora si entra nell’ambito “avversari dell’uomo tigre” ovvero bavetta alla bocca, passando dapprima per una Dash 3 Shooting Star,

per una Dash 1 Emperor,

e terminando poi con l’oracolo, la Dash 0 Horizon.
[applausi registrati]

Premesso che a quest’ultima gli verrà impedito tassativamente di sporcarsi le zampine, ed avendone comunque avute altre fra le mani da poter sguinzagliare là sui campi posso dire e confermare ciò che nelle prime versioni e per alcuni mercati veniva riportato sulla confezione (nella mia non è presente), focalizzare in basso a dx la scritta:

“This is not a toy, it’s a professionalblabla…racer.”
In parte è vero. 8 batterie stilo per il modello ed una pila transistor per il radiocomando. La potenza, le sgommate ci sono, sospensioni anteriori indipendenti a bracci longitudinali e posteriori ad assale rigido, la guidabilità anche. Boccole in nylon sulla trasmissione. Differenziale ed interruttore di cui sopra.
Dato che l’argomento non mi è mai interessato sguardo sornione  scatterà a breve la ormai “solita” guida ai modelli Tamiya QD dove vengono presentati ed approfonditi argomenti relativi a tutti i modelli partoriti, alcuni anche insoliti come la Cyclone Magnum e la Hurricane Sonic, per far fare il salto (stavolta in avanti) ai bambini delle 4vuddì.

 

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