Carrera Mario Kart 8

Approfittando di un’offerta Black-Venerdì ho portato a casa una confezione contenente ciò che molti ritengono sia il pilota di kart più iconico di sempre, il più famoso idraulico coi baffi, alla guida del suo bolide in versione 8. Il profondo impatto che costui ha avuto e continua ad avere sulla cultura videoludica ha dato vita a molteplici realizzazioni nell’ambito del modellismo radiocomandato.


Fra tutti i suoi modelli attualmente in commercio, auto, quad, droni e kart, questo è quello nella scala più grande [1/16].
A sensazione (facendo il gesto del pollice che sfrega su indice e medio) avevo il sentore che (a quel prezzo) non mi sarei pentito dell’acquisto. Così è stato. Vediamo anche il perchè ma da un punto di vista un pò più tecnico rispetto alle descrizioni del prodotto presenti su un qualsiasi negozio di e-commerce che tratta questo articolo.
Va detto innanzi tutto che la confezione contiene un modello RTR [ridituran] con batterie Li-Ion e relativo caricabatterie per il kart, pile alcaline marchiate Carrera per il radiocomando. Le dimensioni (ma anche le prestazioni) fan sì che il gioco venga teletrasportato all’istante in spazi all’aperto meglio se con superfici lisce. C’è per caso una pista in asfalto con cordoli in cemeneto, sistema di cronometraggio, illuminazione, area box e comodo palco guida nelle immediate vicinanze? Si? …allora ne approfitto.

La notevole differenza delle dimensioni tra carreggiata anteriore e  posteriore nonchè la differenza delle misure del battistrada tra avantreno e retotreno fanno sì che il kart si comporti come si deve comportare un kart ovvero con un sottosterzo prevalente. Volgarizzando un pochino si lascia guidare senza improvvisi testacoda; e qui anche il differenziale offre la sua parte. Le gomme sono pneumatiche slick parzialmente scolpite, a mescola molto morbida.
Lo sterzo è preciso, i giochi presenti sul rinvio sono limitati (ma è ancora nuovo), il trim è sul telecomando.
Il controllo è di tipo proporzionale, è presente solo il trim dello sterzo, la retromarcia ha la stessa potenza della marcia avanti.

Le sospensioni anteriori con sistema “king pin” e posteriori ad assale rigido hanno molle troppo rigide per lavorare, sono molto più estetiche che funzionali nonostante il modello sia veramente pesante. Forse una delle molle anteriori, in appoggio e in piena velocità potrebbe arrivare a comprimersi un poco.

Per capire che classe di motore monti bisognerebbe smontare la parte posteriore dato che la trasmissione è tutta molto ben sigillata, dichiarata “resistente agli schizzi”. In ogni caso per il voltaggio con cui è alimentato (7,4V) spinge sufficientemente forte. La velocità max dichiarata è di 20 km/h ( e qui apriremo una parentesi per fare un test molto rudimentale di misurazione della velocità). L’asfalto offre troppo grip ma su cemento o altre pavimentazioni lisce come mattonelle la sgommata con partenza da fermo riesce facile.

Un led rosso sulla fiancata passa da intermittente a luce fissa non appena effettuato il binding con la sua radio. E’ in 2.4 GHz, immagino simpaticamente  un gruppo di kart correre assieme con livree personalizzate.
Premendo un tastino sul telecomando viene eseguita la musichetta classica del videogame (durata ca 10 sec.). L’idraulico si inclina lateralmente seguendo il comando dello sterzo ed anche questo fa molto videogame. Aggiungo anche autospegnimeto dopo 30min e protezione contro sovratemperatura e sovratensioni (per far desistere qualche bimbo che si impuntasse a voler spostare il muro tra soggiorno e camera da letto).

La batteria per il kart è una due-celle agli ioni di litio da 700mAh (7,4V) con spinotto tipo Tamiya, impossibile invertire la polarità nel collegarla.

Il caricabatterie a 220V vomita 8,4V a 0,5A, ciò significa che a batteria scarica bisogna attendere poco più di un’ora e venti per poter tornare in cortile a giocare per altri 40 minuti (tale è realmente l’autonomia di divertimento dichiarata e testata).
Veniamo al dunque: il prezzo di listino a catalogo (2019) è di manca dieci cent agli ottanta euro.  La confezione dice che dovrebbe esistere anche l’amico Yoshi, mai visto!

Per essere categoria scaffale giocattoli offre ottime carattteristiche funzionali e tecniche ed in oltre è molto solido, esteticamente  è  carismatico, insomma un prezzo assolutamente in linea per….farselo regalare.
Se l’iniziativa partisse invece dalla propria carta bancomat allora è il caso di attendere il passaggio del prossimo scontoventicinque.

Edit: dimenticavo, dopo tutto questo discorso che  l’argomento “sostanzialmente giocattolo” è rafforzato dal preciso ed insostituibile manuale d’uso e manutenzione in millemila lingue.

C’è anche l’italiano! Due facciate per ogni lingua.
Essenziale nel momento del bisogno.

-“papà, papaaà, Mario non và più avanti cosa c’ha?”

-“aspè, da quà il manuale che vediamo, dunque:”

 

 

 

 

 

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