A 30 anni da quel memorabile successo mondiale la ditta inglese rilascia la versione del Cat XL per accontentare i nostalgici e vintaggisti. Il modello divenuto campione del mondo a Romsey in UK, “giocando in casa”, è riproposto nella stessa livrea di allora e con piccoli adattamenti tecnici per adattare la trasmissione alle potenze dei motori elettrici del terzo millennio. Ho voluto andare a cercare le riviste dell’epoca in mio possesso (Eco Model, Auto RCM ed RC Car Action) per rileggermi la cronaca dell’evento e notare alcune curiosità ed aneddoti sul come il tutto sia potuto accadere
Se è vero che il modello ha vinto il mondiale è anche vero che comunque qualcuno lo avrà senz’altro dovuto guidare. Un ragazzino di 17 anni dagli occhi a mandorla, già campione nazionale giapponese, era presente per fare anche il mondiale 2wd con la sua Associated che si disputava in contemporanea nei tre giorni precedenti all’altra categoria. Essendo stato notato nei turni di qualifica da Phil Booth, (ufficiale Schumacher) per la sua guida, gli venne proposta l’opportunità di poter gareggiare con il nuovo modello. Gli venne consegnato il venerdì sera, la sera prima delle qualifiche, un nuovo Cat già montato in versione “proto”, XL al posto di quello che già aveva (Cat SWB). Il gattone, animale che fuoriesce ogni qual volta si usa google translate per questo 4wd, in realtà era semplicemente l’acronimo di Competition All Terrain, un modello innovativo e di scatola subito molto competitivo. Così competitivo che il sig. Hirosaka facendo le opportune correzioni e regolazioni di assetto ci ha dovuto semplicemente montare nella stanza d’albergo elettronica Ko-Propo ed un motore HPI UNO per portarlo nei due giorni successivi prima alla pole e poi alla vittoria.
Vittoria memorabile perchè, appunto, ottenuta davanti al pubblico di ca$a.
Per macchina e pilota la prima mondiale.
Poi per lui ne vennero altre 13 ma questa è un’altra storia.
Ricevette, si diceva, il modello già montato e proprio per motivi di tempo già completo di carrozzeria colorata (si dice che Phil abbia scelto questi colori in onore di Cecil Schumacher, fondatore dell’azienda ed ex ingegnere della Cosworth, nonchè inventore del differenziale a sfere) pertanto fuori dagli “schemi” della sua livrea tradizionalmente bianco-verde-rosa. Una livrea insolita messa in bacheca del campione e riproposta fin nel minimo particolare (adesivo n.048 di punzonatura IFMAR) in questa re-release.
Onore quindi a questo modello veramente innovativo che prima di prendere legnate al mondiale successivo (in Australia nel 1989 in versione aggiornata a XLS) dove sull’onda del successo figurava anche come sponsor ufficiale, e prima di essere sostituito dal nuovo modello “Pro Cat”, è riuscito comunque a portare a casa il titolo di campione europeo coprendo 8 su 10 posizioni della finale A.
Dopo aver cambiato 35 volte il nome, il CAT è tutt’oggi in produzione con la versione K2 ma purtroppo mai più come quella volta è riuscito a brindare con lo champagne di quello buono.