Come conseguenza ad uno dei miei periodici attacchi vintaggi, sfogliando una rivista del nostro settore, sono rimasto interdetto dalle inserzioni pubblicitarie del tempo e provavo a fare delle riflessioni. Siamo nel 1988, le riviste sono prevalentemente in bianco e nero ad eccezione di 1°,2°,3° e 4° di copertina. Sporadicamente qualche inserzionista riesce, cacciando più grano, ad inserire un po di colore nel proprio annuncio ma sempre a “monotamburo”.
Sfogliandola piano per non far aleggiare troppo l’odor di muffa in zona cucina , a causa di inserzioni e scritte microscopiche, ho provato ad aiutarmi allontanando i polpastrelli di pollice e indice. Niente, non funzionava. Essendo io ad una certa, ho dovuto inforcare gli occhiali…
Riporto di seguito le inserzioni che più mi hanno fatto riflettere, appartengono tutte allo stesso numero della rivista, RCCarAction.
Le immagini si possono ingrandire cliccandoci sopra sempre se al giorno d’oggi esista ancora qualcuno che esplori il web attraverso il piccì e non tramite lo smartfonzie. Per il secondo caso armarsi di
JCAR propone una cinghia di trasmissione per la riduzione primaria. Molto bella e di una silenziosità incredibile. Col senno di poi, i posters si accorsero che i motori elettrici, sempre più sofisticati, offrivano una prestazione ottimale solo se l’asse ruotava nel senso per il quale erano stati “concepiti”, ed i telai che permettevano di montare il motore specchiandolo longitudinalmente si potevano contare sulle dita di una zampa di pollo. Alternativa: fare la gara in retromarcia. TEAM NOVAK propone come top di gamma il regolatore T1X, un prodotto che ha fatto storia. Nel reclamizzarlo evidenzia in tabella quanto bassa fosse la resistenza interna del tutto. Poi lo vende con gli spinotti Tamiya premontati di serie. Famosissimi per la loro bassissima resistenza, non so quanti ne ho colati…
Questa è bella (no, non quella di destra). SEES propone una serie di cerchioni in alluminio per i più prestigiosi monster truck in voga. Piccole officine crescono tentano di crescere. And remember: no controllo numerico, tornio a manovella.
Un kit di conversione per gare sul ghiaccio. Fa quasi tenerezza un’inserzione del genere vista oggi con gli occhi da terzo millennio.
Il tuo buggy trasformato nella motoslitta di Todoroki (questa è per pochi).
Vinci le gare con LOCTITE. Sta a significare che andava ancora di moda la riparazione fatta sul campo piuttosto che il cambio completo di tutto il telaio alla rottura del barilotto sinistro.
Impensabile oggi. Non vuol dire che una volta predominava il braccino corto, o forse si, ma si era tutti un po più “modellisti”.
SHADOW MASTERS propone una valigetta porta motori. Ce ne stanno ben 12. Per chi fosse confuso, specifica “elettrici”. Personalmente non mi è mai servita in quanto possedevo un tornitore personale qualificato che sniffava limatura di rame.
KINGBROUGH, non l’ultimo arrivato, propone una serie di coprivolantino per telecomando che si adatta al PH della tua pelle.
Al momento dell’ordine pregasi specificare livello di sudorazione.
CRP propone, vendendo un rene, l’unica inserzione a colori del magazine. La produzione di gomme per buggy. Addirittura quelle con pin spike riportati in PVC rigido. In America nevicava sempre molto…
Su dieci modelli proposti a catalogo, zero sarebbero quelli paragonabili a quelli in voga oggi. Che il terriccio si sia geneticamente modificato a causa dell’effetto serra?
MAD INDUSTRIES propone una sonda termica per ottimizzare la carica delle batterie. Se vince il picco si stacca, se vince la temperatura si stacca. Un po come con la garanzia dell’automobile: 3 anni o 100.000km, quello che dei due arriva prima. Ok, lo so che le Lipo non si scaldano in carica ma una volta chi si impegnava per bene riusciva a colare il termoretraibile delle SUB-C. Vantandosene.
Per concludere la 4° di copertina a firma TRINITY. Un’intera pagina a colori perchè Trinity ciaveva la grana…
Singolare e riuscita come idea grafica promozionale.
[Avviso ai lettori under 14:]
Non sono Kevin, Stuart, Bob ed i loro amici.