In attesa che riparta il nuovo campionato JT, per la precisione l’undicesimo, possiamo solo ripassare sui nostri teleschermi immagini trite e ritrite dei campionati passati per stuzzicare un po’ l’interesse. Oggi è il turno della stagione 2008! Allora… Per chi si fosse perso la puntata precedente, siamo sempre qui, sul JT-ring, nelle annate apice dell’attività dell’associazione. Partiamo subito col dire che 3 cm di binder modificato (quello per piste ciclabili) ha modificato da subito il conto della cassa, lasciandolo al verde, quello intenso per essere chiari, costo: 2 sacchi da un kg di monete da 1 euro pagati dai contribuenti. Però dopo si viaggiava eh!
In quell’annata si disputò (per rimpinguare la cassa) un bel po’ di robbba. Oltre al campionato Touring classico, articolato su 8 gare e 3 categotie (libera, stock e sport), anche un bel Triveneto, un bel GT, ma soprattutto un bell’Italiano UISP. Ma andiamo con ordine.
Già in gara 1 (aprile) questi erano i vogliosi di riprendere l’attività dopo la pausa invernale
Questo il pubblico invece che ci gasava, oh perfino seduti sui prati che nemmeno a SPA Francorchamps…

La pista non aveva cordoli, quelli sono venuti dopo, con l’avvento del telegrafo, ci pensavano i travetti in cemento ricoperti dal tubo in plastica corrugato a farti decidere quanto lontano girarci.
50 cm? benone  15 cm? meno bene  0 cm? No Alpitour? Ahiahiahiiiiiiì
Erano tempi in cui si leggevano ancora scritte Yokomo in pista…

Le gomme erano per tutti in spugna, con spalla da 5mm a….drift, variabile da sx a dx e da davanti a dietro, perché il tornio-gomme era propietà dei nobili o del clero.

Dicevamo GT-Series? Ebbene? Nulla, un escamotagggio come un altro per fare cassa, comunque con 17 euro, iscrizione, carrozzeria nuova e treno di gomme, mica baubau miciomicio….

 La carrozzeria era in uno stampo di serie promozione/cadetti che avrebbe dovuto rappresentare una Bugatti, la EB-qualcosa, voto da 1 a 10: sorvoliamo; per intenderci questa qua:
Ed incredibile ma vero, a fine estate il gruppo non si sgretolò, mantenendo una certa consistenza che durò fino alla premiazione.
E quindi? Quindi mica poco, visto che quest’ultima si svolse nelle immediate vicinanze della pista, a solo una 20ina di km di distanza, ma circa un migliaio di metri più in alto.
Nella località qui sopra bannerizzata.
E per finire nel mese di giugno, nel bel mezzo di una “tempesta tropicale sopra tutto lo stivale” [rima baciata] ad ospitare il campionato italiano UISP. Se non ricordo male una sessantina di iscritti (quando i numeri delle altre tappe ne facevano 100/120). Ma vuoi mettere “portare la gente a Bolzano per fare un’italiano”?  [rima baciata 2] Guarda che è salita eh? Che se chiedi a uno di Bologna dove sta Bolzano ti risponde che non ha la carta verde in auto…cioè ho dovuto mettere sul sito le coordinate GPS, non scherzo.
Comunque una faticaccia per il team, ma grandi soddisfazioni per chi c’è stato. Ricordo il gazeebo degli alpini, ricordo il cestino pieno di gomme usate al 20%, ricordo il baracchino per distribuire i panini e bibite, ricordo km di prolunghe e multiple, ricordo 8 ore al microfono, ricordo un team in apnea alle verifiche,  ricordo il record della pista ma che dico sbriciolato, ricordo tanti sinceri complimenti da parte di tutti gli ospiti. Avete presente il libro eroi per un giorno?

Ecco, non c’entra nulla.

Questa è una chicca in mpeg [ 14mb ] , ma solo per chi ha completato la scheda con tutti e 24 i bollini

ci-uisp-Bolzano